Malcolm & Marie: analisi di una coppia in crisi
Il film Malcolm & Marie, approdato direttamente sugli schermi televisivi l’8 febbraio 2021, vede come protagonisti la ormai acclamata Zendaya, star della serie rivelazione Euphoria, e John David Washington, figlio d’arte di Denzel Washington e protagonista di Tenet. L’opera si concentra sul conflitto, ripreso a più battute, della coppia formata da Malcolm, talentuoso regista, e Marie, ex attrice ed ex tossicodipendente, dopo aver partecipato alla prima del film di Malcolm; le dinamiche che si vengono ad innescare tra i protagonisti sono quelle tipiche dei rapporti conflittuali e spesso distruttivi.
La miccia che apparentemente scatena il litigio tra i due è un evento accaduto dopo la proiezione: nei ringraziamenti di rito, il regista dimentica proprio la sua fidanzata, la quale sembra essere stata musa ispiratrice per la caratterizzazione della protagonista della pellicola. Comincia così una lite sempre più incessante: dall’analisi minuziosa e critica della serata appena trascorsa, vengono riportati alla memoria torti subiti, ferite passate e aiuti concessi e mai riconosciuti. Malcolm & Marie si urlano contro, si disprezzano, si sfogano, danno voce a una rabbia repressa, non permettendosi di raggiungere una comunicazione onesta e funzionale, priva di disillusioni reciproche.
L’essere umano può crescere solo grazie allo scambio con l’altro (Cervone & Pervin, 2009), ma in questa coppia sembra essersi perso proprio lo scambio genuino che l’amore dovrebbe implicare per scadere invece in un vero e proprio conflitto. Cosi e Romualdi (2010) definiscono a tal proposito una funzione rivelatrice del conflitto, che permette di portare alla luce aspetti poco funzionali in una situazione già compromessa. Un confronto non conflittuale rappresenta una possibilità di crescita relazionale: cambiamenti positivi possono nascere solamente dal confronto e dal riconoscimento reciproco. Delusione e svalutazione invece possono attivare dinamiche distruttive, influenzando in modo negativo la comunicazione dei propri bisogni, sentimenti e pensieri all’interno della coppia. Litigare è un’attività essenziale per tutte le relazioni, purché sia fatto in modo sano e aperto al confronto, evitando di procrastinare dubbi, incertezze e delusioni (Giommi, 2002).
Malcolm & Marie mostrano invece un passo a due votato a un gioco al massacro il cui scopo è vincere sull’altro. Chiedere scusa diviene quasi un atto di coraggio. I protagonisti sono entrambi lesi e sanguinanti dalle ferite ripetute e provocatesi reciprocamente. Il film si conclude senza una reale soluzione alla comunicazione conflittuale, lasciando intendere la continuazione della dinamica di coppia coinvolta in un loop infinito di rottura e riparazione.
Ciò che emerge da questo film è che nonostante il conflitto abbia spesso una connotazione puramente negativa come i protagonisti ci mostrano, esso può divenire invece una fonte di conoscenza di sé stesso e dell’altro. La conflittualità è parte integrante di qualsivoglia relazione e può quindi permettere di trasformare lo scontro in esposizione di bisogni ed esigenze, rappresentando un momento di crescita.
Bibliografia
Cervone, D., & Pervin, L.A. (2009). La scienza della personalità. Milano, IT: Raffaello Cortina Editore.
Cosi, G., & Romualdi, G. (2010) La mediazione dei conflitti. Teoria e pratica dei metodi. Torino, IT: G. Giappichelli Editore.
Giommi, R. (2002). La mediazione nei conflitti familiari. Firenze, IT: Giunti Editore.
Videofilmografia
Malcolm & Marie, 2021, S. Levinson, USA.
