Sex Education (2019) è un prodotto britannico della piattaforma streaming Netflix, che propone contenuti alternativi e innovativi. Tratta, infatti, di due tematiche fra le più difficili dell’esistenza umana: l’adolescenza e la sessualità. Tramite la narrazione delle vicende dei giovani protagonisti, in primis l’impacciato Otis, si analizza con semplicità, ma con anche un velo di ironia, diversi argomenti di natura sessuale, ancora oggi visti come tabù.
Tutti noi vogliamo trovare un posto nel mondo. Nelle sue opere, Vincent Van Gogh prova a rappresentare proprio questa costante ricerca di sé. Il pittore olandese è forse il massimo esponente dell’espressione di un mondo interno tortuoso; con le sue pennellate è riuscito a raffigurare il dolore ma soprattutto il senso di inadeguatezza rispetto a un mondo fin troppo preponderante. Un uomo che fin dalla nascita si è confrontato con la perdita dell’identità, sperimentando la sindrome del bambino sostitutivo. Vincent Van Gogh nasce, infatti, il 30 marzo 1853, esattamente nello stesso giorno dello stesso mese – ma un anno prima – di un altro Vincent Van Gogh: un bambino nato morto, che però segnerà l’infanzia e la vita dell’artista. La madre, infatti, lo portava in visita quasi quotidianamente alla tomba del fratello minore defunto, determinando il suo essere un bambino “sostitutivo”, visione di sé che ossessionerà l’artista per il resto della sua esistenza…
Si annovera un posto fra le serie tv distribuite da Netflix più amate di sempre You, che dal 2018 ci tiene incollati agli schermi. Ispirato e basato sull’omonimo romanzo di Kepnes, questo thriller psicologico ci propone un viaggio nella mente di Joe Goldberg, in cui, dietro l’aspetto del “bravo ragazzo per bene”, si celano pensieri tenebrosi e tormentati sull’amore. Ma perché in un tranquillo e ordinario libraio si nascondono ossessioni, stalking e omicidi seriali?
Ari Aster, visionario regista statunitense, torna dopo Hereditary - Le radici del male, con un’altra inquietante, quanto magnifica, storia sotto il sole della Svezia. Midsommar - Il villaggio dei dannati è un film con un’estetica impeccabile e inconfondibile, caratterizzata da colori splendenti e vivaci in netto contrasto con le atmosfere cupe tipiche dei film horror. Una pellicola che esplora i temi di empatia e dolore condiviso grazie ad un mix di angoscia e sangue…
Quando si parla di amore nell’arte, molti nomi possono saltare alla mente: Dalì e la sua musa Gala, Chagall e la moglie Bella, Modigliani e la bellissima Jeanne. Storie d’amore struggenti quanto passionali. Ogni relazione amorosa, affinché si definisca come tale, presuppone un determinato livello di reciprocità e di intimità. Talvolta, però, alcune di queste possono tramutarsi in vere e proprie dipendenze, come quella che si instaurò tra Frida Kahlo e Diego Rivera...
Cartone dell’infanzia e dell’adolescenza per molti, I Simpson rappresenta la serie animata con la maggior influenza nella storia della televisione, uno spaccato della società occidentale che ritrae la realtà in maniera dissacrante ma quanto mai veritiera. Quella portata in scena è, infatti, una metafora esplicativa dell’uomo moderno veicolata da humor e sarcasmo.
Madame Bovary è il grande romanzo di Gustave Flaubert, pubblicato a puntate per la prima volta sul giornale La Revue de Paris nel 1856. La storia ruota attorno alla figura di Emma, una ragazza di campagna, che sposa l’ufficiale Charles Bovary, ma ben presto il matrimonio delude le aspettative della giovane inducendola verso una spirale autodistruttiva: prima l’adulterio, poi lo sperpero dei propri beni e infine il suicidio…
Tutti noi almeno una volta nella vita ci siamo trovati a cantare, consapevolmente o meno, Bohemian Rhapsody, famosissima canzone dei Queen. Nonostante inizialmente venne ritenuta troppo lunga per essere passato in radio – dura più di 6 minuti – due anni dopo la sua pubblicazione, nel 1977, fu nominata come “miglior singolo degli ultimi 25 anni”. Questo brano, rappresenta, infatti, un'innovazione nel panorama musicale in quanto fu il primo a fondere diversi stili in un’unica canzone…
Nella raccolta di novelle arabe “Mille e una notte”, Shahrazad, la figlia del visir, per scampare alla minaccia di morte da parte del re, decide di intrattenerlo ogni notte con un racconto che termina con un colpo di scena, riuscendo così ad incuriosirlo tutte le volte e a ritardare la propria condanna. Questo meccanismo usato spesso nei racconti è chiamato in gergo cliffhanger e ha lo scopo di lasciare il lettore o lo spettatore incerto sugli esiti della storia, creando suspence e interesse. Ma quale meccanismo psicologico si cela dietro questo espediente artistico?
Salvador Dalì è il pittore surrealista che ha riscritto la storia dell’arte scavando interamente nella mente umana, esplorando gli aspetti di vita-morte, della sessualità, dell’inconscio e della dimensione onirica. Nel 1931, Egli, che era entrato a far parte di uno dei gruppi artistici che aveva creato maggior scalpore in quegli anni, i surrealisti, dipinse a soli 27 anni uno dei dipinti più iconici del ventesimo secolo: La Persistenza della Memoria. Fortemente influenzato dal pensiero di Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, il pittore, attraverso una rappresentazione onirica, ci pone, in quest’opera, di fronte ad una riflessione sulla relatività del tempo…
Nel 1956 Erich Fromm pubblicò una delle opere più significative del Ventesimo Secolo, L’Arte di Amare, definendo l’Amore come un sentimento attivo volto alla conquista, il cui principale scopo è quello di dare all’altro e non ricevere. Ma amare l’altro significa sacrificare una parte di sé per il bene dell’altro oppure si tratta di uno scambio reciproco, quindi è sia un dare che ricevere?
Tutti almeno una volta nella loro vita hanno sentito parlare di Francesco Totti, il grande Capitano della Roma, calciatore che ha vestito per circa 20 anni la maglia N. 10 oro-rosso. Speravo de morì prima, serie tv targata Sky, ripercorrere la vita del Pupone, analizzando nel dettaglio la psicologia di questo grande giocatore, in particolar modo gli ultimi anni di Totti, toccando un aspetto delicato per la maggior parte delle persone: il ritiro pensionistico. Ma quali ripercussioni psicologiche ha il ritiro lavorativo per una persona?