Qual era la vostra materia preferita alle elementari? E le scuole superiori, in base a cosa le avete scelte? Vi piace l’università o il lavoro che state facendo? Non è un interrogatorio spietato, ma un trampolino di lancio per esporvi una ricerca fatta dal gruppo di Nash e Grossi (2007). Se sapete rispondere a queste tre domande e le vostre risposte implicano soddisfazione per le vostre scelte, congratulazioni!
È molto importante per il proprio benessere personale essere soddisfatti delle proprie scelte e, nel caso si tratti di decisioni difficili e/o dolorose, poter fare pace con noi stessi e andare avanti. Perché parlare di tutto questo? Perché non è scontato affatto! Ogni persona ha un modo diverso di decidere e orientarsi nella vita quotidiana, dalle piccole fino alle grandi questioni. Come, ad esempio, la scelta della propria carriera.
Il genere e l'orientamento sessuale rappresentano le nostre differenze individuali e dirigono il nostro riconoscerci come appartenenti a uno specifico gruppo sociale. È intuibile, quindi, la loro capacità di modellare le relazioni interpersonali, sia fra membri dello stesso gruppo (intragruppo) che nel rapporto con membri di gruppi diversi (intergruppi). Ma cosa sono genere e orientamento sessuale? E come interferiscono nel processo di auto-categorizzazione, cioè quello che permette di definire il nostro sé a partire dal confronto di ciò che abbiamo o non abbiamo in comune con gli altri?
I nostri animali hanno la capacità di abituarsi ai luoghi in cui vivono, alla nostra presenza, al modo in cui comunichiamo con loro e di percepire l’assenza di tali situazioni. Tutto questo incide sul loro benessere e sul loro stato emotivo. Noi esseri umani siamo in grado di percepire la presenza e l’assenza di un determinato oggetto grazie alle nostre capacità cognitive. Ma i nostri animali hanno la stessa capacità? Si tratta di una domanda a cui Szabó e collaboratori (2021) hanno cercato di dare una risposta…