Solo in Italia, quasi 30 milioni di persone tra uomini e donne sono sposate (ISTAT, 2018). Vi siete mai chiesti, però, quanto essere in una relazione coniugale possa cambiare la singola persona e, in particolare, il suo stato sia fisico che mentale?
Formare una coppia con il proprio partner sembra, infatti, generare un cosiddetto “Ripple Effect”, ossia un effetto pervasivo e solitamente non intenzionale per cui una serie di eventi accade a causa di una singola iniziale azione (Long, 2001) – in questo caso, proprio diventare marito e moglie.
La recente ricerca di Kiecolt-Glaser, Wilson e Madison (2018) cerca, a questo proposito, di investigare il cambiamento a cui le coppie sposate sono sottoposte relativamente alla loro salute e lo fa attraverso una metanalisi, ovvero una sintesi dei principali risultati provenienti da alcuni studi già pubblicati in precedenza. In particolare, i ricercatori hanno riscontrato che le coppie sposate mostrano un’espressione genetica e profili immunologici molto simili, manifestando, vale a dire, un rischio maggiore di condividere malattie come il diabete e l’ipertensione. L’influenza dell’appartenere alla coppia marito-moglie, però, non si ferma solo all’aspetto biologico: la condivisione della vita quotidiana, delle abitudini alimentari e del sonno possono determinare alterazioni sia positive che negative nella salute del singolo e soprattutto su quella del suo intestino. Normali interazioni fisiche con il partner – che vanno dal semplice tocco al rapporto sessuale – permettono, infatti, ai microbi di passare da una persona all’altra e ciò è specialmente vero per la flora intestinale, la quale risulta particolarmente esposta a variabilità. Inoltre, condividere fattori stressanti, indipendentemente dal fatto che derivino dal matrimonio stesso o da eventi esterni alla coppia, può alterare in modo negativo lo stato mentale del singolo, determinando cattivo umore e/o addirittura depressione con conseguenza sulla relazione con il partner. Pare, infatti, che anche se si vive una relazione coniugale felice, questa relazione può essere costruita su cattive abitudini, come il fumo o una dieta povera, o l’umore negativo del partner, legato, ad esempio, al lavoro o ad altri fattori, può facilmente essere condiviso dal secondo membro della coppia.
L’insieme di queste ricerche e i risultati che ne derivano confermano, quindi, che tutti questi eventi, dall’alterazione della salute fisica all’influenza sulla salute mentale, sembrano proprio derivare, come già menzionato, da un effetto a catena che - come il gettare un oggetto nell’acqua determina il propagarsi delle onde - viene prodotto dalla semplice unione di due persone.
Pertanto, tenendo a mente che piccoli cambiamenti possono avere grande impatto nella nostra vita, scegliere il proprio partner sembra adesso una decisione ancora più importante, considerando che una scelta sbagliata potrebbe condurre a disturbi intestinali e stress!
Bibliografia
Kiecolt-Glaser, J. K., Wilson, S. J., & Madison, A. (2018). Marriage and Gut (Microbiome) Feelings: Tracing Novel Dyadic Pathways to Accelerated Aging. Psychosomatic Medicine, 81(8), 704–710.
Long, N. (2003). Development sociology: actor perspectives. London, UK: Routledge.
Sitografia
ISTAT: www.istat.it (2018)