Uomo vs Computer o Alleanza Uomo-Computer?

Uomo vs Computer o Alleanza Uomo-Computer?

Era il 10 febbraio 1996, quando a Filadelfia Deep Blue, un computer progettato per giocare a scacchi, vinse una partita contro l’allora campione del mondo Kasparov. Era la prima volta che un computer batteva l’uomo e, da allora, l’uomo ha spesso continuato a sentirsi minacciato dalla tecnologia. C’è però un’angolazione diversa dalla quale poter guardare tutto questo: se la sfida non fosse uomo vs computer, ma uomo e computer insieme contro un nemico altro? E se questo nemico fosse la disabilità cognitiva causata dall’ictus?

L’ictus è infatti la principale causa di disabilità a lungo termine nella popolazione adulta: le disfunzioni che porta con sé includono sia deficit periferici motori e sensoriali (come emiparesi, emi-anestesia), che disfunzioni cognitive (quali afasia, aprassia, disturbi di attenzione e memoria). È proprio per intervenire su queste ultime che nasce la riabilitazione cognitiva standard. Essa consiste nella somministrazione da parte del terapeuta di esercizi che stimolano il recupero delle funzioni cognitive compromesse nel paziente. Oggi, a tale riabilitazione, si affianca la riabilitazione cognitiva computerizzata (RCC), che adempie la medesima funzione, ma con un mezzo diverso: gli esercizi multimediali.

De Luca e collaboratori (2017) hanno indagato se, aggiungendo alla riabilitazione cognitiva standard un training di riabilitazione cognitiva computerizzato (RCC) in pazienti post ictus, i miglioramenti ottenibili potessero essere maggiori rispetto a quelli ottenibili dalla sola riabilitazione cognitiva standard. A tal fine, il campione era suddiviso in gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Tutti i pazienti ricevevano lo stesso numero di sessioni di riabilitazione: in un primo momento, entrambi i gruppi ricevevano una riabilitazione cognitiva tradizionale. In seguito, il gruppo sperimentale era sottoposto a RCC, mentre il gruppo di controllo continuava la riabilitazione cognitiva standard. La RCC è stata realizzata attraverso il software Erica, che consiste  in una serie di esercizi riguardanti 5 domini cognitivi specifici: attenzione, memoria, cognizione spaziale, funzioni esecutive verbali e non verbali. Gli esercizi sono impostati con una complessità crescente e sono personalizzati: la complessità degli esercizi successivi varia sulla base della prestazione del paziente negli esercizi precedenti, in modo tale da proporre una riabilitazione cucita sul profilo di ogni singolo paziente. Per verificare se il trattamento proposto al gruppo sperimentale fosse più efficiente di quello standard proposto al gruppo di controllo, veniva effettuata una valutazione neuropsicologica di tutti i pazienti mediante la somministrazione dei medesimi test di screening sia prima che al termine della riabilitazione (standard o computerizzata). Dal confronto tra le prestazioni post e pre-riabilitazione dei diversi pazienti, è emerso che i pazienti del gruppo sperimentale, rispetto ai pazienti del gruppo di controllo, mostravano performance migliori post riabilitazione in diverse scale, tra le quali: scale di fluenza verbale, di attenzione, d’ansia e di depressione.

In particolare, sembra che gli interventi computerizzati inducano una maggiore plasticità neurale e un maggiore recupero funzionale grazie alla ripetitività dei task e alla loro capacità di stimolare contemporaneamente diversi organi di senso. Considerando questi risultati, possiamo quindi affermare che gli interventi di riabilitazione computerizzati possono rivelarsi nostri utili alleati, ma non sostituti, nella riabilitazione cognitiva dei pazienti post-ictus.

Trasformando la sfida uomo-computer in una sfida dell’alleanza uomo-computer e utilizzando interventi emergenti da tale collaborazione quali CCR, realtà virtuale, e interventi di telemedicina, si possono ottimizzare la qualità e l’efficacia della riabilitazione di individui con disturbi neurologici come l’ictus. Pertanto, se ti vengono proposti trattamenti computerizzati, non temerli, affidati a questa nuova alleanza!

 


Bibliografia

De Luca, R., Leonardi, S., Spadaro, L., Russo, M., Aragona, B., Torrisi, M., Maggio, M.G., Bramanti, A., Naro, A., De Cola, M.C., & Calabrò, R.S. (2017). Improving Cognitive Function in Patients with Stroke: Can computerized training be the future? Journal of Stroke and Cerebrovascular Diseases, 17(4), 1055-1060.

Federica Clemente Federica Clemente

Laureata in Scienze e tecniche psicologiche presso l'Università degli Studi di Torino. Frequenta il CdLM in Scienze del Corpo e della Mente presso l’Università degli Studi di Torino. I suoi campi d'approfondimento sono la psicologia clinica e la neuropsicologia.

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Angelica Solinas Angelica Solinas

Il suo nome d'arte è angeg, è una studentessa del liceo artistico. Lavora nel campo del disegno, sia tradizionale che digitale, e della pittura, nello specifico dell'acquerello. Per informazioni o commissioni non esitate a contattarla.

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