“Il vino mi spinge, il vino folle, che fa cantare anche l’uomo più saggio e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare e a tirar fuori parola, che sta meglio non detta” . Dai versi di Omero, possiamo cogliere quanto, le bevande alcoliche, parte integrante della nostra cultura, sono da millenni associate a momenti di giovialità e convivialità. Spensieratezza, euforia, leggerezza e divertimento sono stati d’animo che, nell’immaginario comune vengono attribuiti al bicchierino di troppo, che sarebbe diventato, tra giovani e non, l’ingranaggio che mette in moto la macchina dell’interazione sociale, l’elisir miracoloso che aiuta, anche i più schivi e timidi, a intrattenere conversazioni e ad apparire disinvolti e allegri…
Se un anno ci fa ci avessero detto che avremmo potuto lavorare da casa forse non ci avremmo creduto. Probabilmente nessuno di noi riusciva a immaginarsi di fare un meeting in pantofole, di organizzare l’agenda dal divano, o di gestire le proprie mansioni lavorative nella stessa stanza disseminata di giocattoli dei propri figli, mentre il nostro cane ci distrae chiedendoci delle coccole. Eppure, per milioni di italiani questi scenari non sono solo diventati realtà, ma col diffondersi della pandemia di COVID-19, addirittura la vera e propria routine del 2020. Con l’obiettivo di contenere i contagi, laddove possibile, infatti, si è optato per lo smart working o lavoro agile…
Chi di noi almeno una volta nella vita non si è incuriosito seguendo le ultime notizie di gossip circa la vita privata di un VIP, ha provato a difendersi da notizie e pettegolezzi nei propri confronti o anche involontariamente ha contribuito a diffonderne?
Se pensiamo a quale capacità debba possedere un buon leader ciò che ci verrà in mente sarà sicuramente la capacità di influenzare, guidare e gestire gruppi di persone. Tuttavia, le persone che hanno avuto nel corso della storia o che hanno oggi questo ruolo, non si comportano effettivamente tutte allo stesso modo. Basti pensare ad esempio alla grande differenza tra personalità quali Hitler e Stalin o Gandhi e Mandela...